Piacenza F.C. 1919 fine della storia,è fallimento

Fine della storia, il Piacenza F.C. 1919 scompare dal calcio professionistico. Alla mezzanotte sono infatti scaduti i termini dell’esercizio provvisorio e oggi i curatori fallimentari, Franco Spezia e Germano Montanari, portano i registri in tribunale.

A questo punto, i dipendenti non hanno più un lavoro e i giocatori sono automaticamente svincolati.

 

Non c’è stato mai margine perchè decollasse una trattativa seria: le forze economiche locali hanno ignorato gli appelli rivolti loro anche dalle istituzioni e nessuno si è fatto carico della situazione, benchè – alla terza e ultima asta – si partisse da 50mila euro e da un esborso globale, comprendente cioè il debito sportivo, di circa 500mila euro.

 L’addio è amaro: nell’ultimo ventennio, il club emiliano – di proprietà della famiglia Garilli – ha disputato otto campionati di serie A e dodici di serie B.

Poi sono arrivati la crisi economica e il caso-Gervasoni: nel giro di due stagioni, il Piacenza è passato dai dintorni della zona playoff in serie B alla Seconda Divisione di Lega Pro (due retrocessioni consecutive, numerosi ex calciatori sanzionati proprio ieri con radiazioni o pesanti squalifiche, penalizzazioni varie).

A rilevare il marchio è stata l’associazione “SalvaPiace“, un comitato di volontari che probabilmente cercheranno di far ripartire la squadra, attraverso abbinamenti o altre soluzioni, da uno dei campionati dilettanti.