Assassin's creed 3 recensione gioco gameplay video pc ps3 xbox ubisoft

Recensire Assassin’s Creed 3 è davvero cosa tutt’altro che semplice. Lo spessore del brand che ha caratterizzato la tanto amata saga di casa Ubisoft rende ogni parere e critica particolarmente variegata da proporre, rischiando di scadere in affermazioni banali quali ” bel gioco” oppure “da comprare assolutamente”. Assassin’s Creed 3 è senza ombra di dubbio uno dei titoli che concorrerà al titolo dell’anno e che tutti i fan della serie acquisteranno a scatola chiusa. Ubisoft ha inoltre mostrato una serie di elementi davvero convincenti durante le scorse convention, facendo letteralmente sognare chi ha amato le gesta di Altair e Ezio.

Sembra che siamo giunti alla fine della saga, o meglio al termine dell’avventura di Desmond, dato che Ubisoft non ha dichiarato di voler abbandonare il fortunato marchio. Cercheremo ovviamente di “spoilerare” il meno possibile ma per rigor di cronanca siamo obbligati a dover elencare alcuni punti chiave che potrebbero  rovinare alcuni colpi di scena.

TRAMA

La saga di Connor ha inizio nel 1753 e durerà fino al 1783, durante gli anni della Guerra di Indipendenza Americana, che vide tredici colonie statunitensi contrapporsi alle forze della Corona inglese. A dire il vero la storia prende il via alcuni anni prima della nascita di Connor, ma procediamo con ordine.

Ritroviamo Desmond e il resto del gruppo alle prese con l’accesso al Tempio grazie all’utilizzo della Mela dell’Eden. Desmond ancora una volta subisce un processo di osmosi e si trova ben presto privo di sensi e nei panni di un suo antenato. Velocemente ci ritroviamo nell’Animus e nei panni di Haytham Kenway, personaggio di cui sappiamo poco e nulla ma che ben presto ci accorgeremo essere una persona tutt’altro che comune, date le sue peculiarità acrobatiche. Il primo omicidio funge effettivamente da tutorial ma l’ambientazione scelta risulta davvero accattivante. Haytham si trova in un teatro e deve eliminare il bersaglio designato, ovviamente il tutto senza farsi scoprire, fuga compresa.

Le ricerche della Confraternita portano Haytham a Boston, alla ricerca di indizi riguardanti la Prima Civiltà, e soprattutto di aiutanti in grado di abbracciare le ideologie del gruppo. Missione dopo missione ci accorgiamo che stiamo affrontando ancora il prequel dell’intera epopea e facciamo conoscenza di una pellerossa, liberata da Haytham assieme ad altri prigionieri. Cominciamo quindi ad intuire quando Connor farà la sua apparizione, dato che sappiamo benissimo che il nuovo protagonista è effettivamente un mezzo sangue.

Giunge quindi il momento del nuovo protagonista, con il quale viviamo i primi passi da bambino, da “giovincello” per poi passare alla maggiore età e alla iniziazione da Assassino. Evitiamo ogni tipo di anticipazione ma vi garantiamo che l’intera fase di crescita di Connor porterà via diverso tempo, tramutandosi velocemente in un lungo e profondo tutorial.

Accompagneremo Connor tra Frontiera, Boston e New York, con il quale da un lato ci troveremo a fronteggiare l’attacco britannico intento alla conquista dei territori indiani mentre dall’altro la minaccia dei Templari incombe. In una lotta oramai  tempo il nostro eroe dovrà avere la forza di combattere esponenti davvero pericolosi e altolocati della confraternita nemica. Connor dovrà quindi aiutare i propri “fratelli” e al contempo proteggere i resti della Prima Civiltà.

GAMEPLAY

Il sistema di gioco è senza dubbio stato limato per l’occasione, andando a modificare la mappatura del joypad e semplificando alcune azioni. La Safe Running è un insieme di routine in grado di semplificare la corsa acrobatica di Connor, sfruttando solamente il tasto R2/RT e lasciando quindi i tasti sul pad completamente liberi. Soluzione che verrà sicuramente apprezzata nelle fasi esterne nelle ambientazioni selvagge, dal momento in cui trovare gli appigli giusti su alberi, montagne et similia necessita di quel minimo di attenzione in più rispetto ai momenti vissuti in città. Le meccaniche  di scalata rimangono comunque le stesse viste nei capitoli precedenti, seppur sfruttate per conquistare le altezze di palazzi e affini.

I combattimenti sono sempre stati la parte meno curata della serie Assassin’s Creed, quasi a confermare che agli sviluppatori interessi tutto fuorché dare al giocatore una sfida maggiormente impegnativa. Se da un lato si nota fin da subito che i nemici sono più efferati e meno avvezzi a prendere pugni in faccia senza proferir parola, il combat system risulta ancora lontano dal convincere a pieno, complice una IA davvero poco ispirata. Questa volta sarà infatti necessario contare completamente sulla possibilità di counter e rispondere all’attacco nemico con una contromossa. Alla stregua di quanto visto in Batman Arkham City, una volta andata a buon fine la counter, il tempo viene congelato per qualche istante e Connor potrà sfoderare alcune devastanti mosse, unico modo per eliminare velocemente soldati corazzati e ufficiali.

Nelle fasi di combattimento abbiamo notato che la telecamera ballerina e la sensazione di caos che attornia Connor sono sinonimo di uno sviluppo poco approfondito, confermando come Ubisoft punti su altri aspetti per conquistare gli occhi del videogiocatore.

MODALITA’ DI GIOCO

In Assassin’s Creed 3 le innumerevoli missioni aggiuntive possono essere tranquillamente intese come gioco all’interno del gioco. Connor potrà affrontare diverse situazioni in grado di aumentare in maniera mastodontica la durata del gioco. Se la trama principale impegna per circa dieci o dodici ore, completare al 100% la nuova avventura marchiata Ubisoft significa spendere almeno una trentina di ore.

In effetti molte delle quest aggiuntive sono già state proposte in precedenza: ascoltare dialoghi senza farsi scoprire, scalare punti di osservazione ed effettuare la classica sincronizzazione, forzieri da aprire e i classici contratti da assassino. Anche in questo episodio viene riproposta la conquista dei territori nemici, penetrando nel forte degli antagonisti ed eliminando il capitano. Il tutto ovviamente coadiuvato dal classico incendio. Tornano anche le vie del sottosuolo, sbloccando così le scorciatoie che congiungono i vari punti sulla mappa, impreziositi da alcune sessioni di esplorazione in veri e propri labirinti.

Come già visto nell’epopea di Ezio e nella ricostruzione di Monteriggioni, anche in Assassin’s Creed 3 viene proposta la possibilità di sviluppare il fattore commerciale dei propri possedimenti. La Tenuta è il nome della propria casa oltre la Frontiera, la quale deve essere restaurata grazie a Connor e alla sua abilità di reclutare ogni tipo di manovalanza utile alla causa. Potremo quindi sbloccare nuovi progetti e chiedere aiuto ad artigiani in modo da produrre materiale di ogni genere, dal legno ai minerali. Grazie al comodo Libro Contabile presente nell’abitazione è infatti possibile fabbricare mobili, vestiti e addirittura merci vendibili, inviandole ovviamente nei vari magazzini. Il meccanismo si basa completamente sulla concezione varata in Brotherhood e l’invio di assassini nelle varie località europee, caratterizzata però da una percentuale di rischio da tenere conto. In caso di ritorno positivo, il tutto si trasforma in conio sonante da spendere in armi, vestiti e soprattutto potenziamenti per la propria nave. Il tutto funzionerebbe davvero in maniera grandiosa se non fosse per l’estrema ripetitività delle azioni da portare a termine.

Senza ombra di dubbio la possibilità di solcare i mari è uno degli aspetti più attesi di questo nuovo capitolo della saga. L’Aquila è la nave che vede Connor come capitano, il quale si troverà a navigare fino ai Caraibi alla ricerca di navi da abbordare e nemici da ingaggiare a colpi di cannone. L’arsenale a disposizione vanta di diverse palle di cannone, in grado di infliggere danni di natura differente in base alla scelta del proiettile.

Il sistema di navigazione e combattimento in mezzo al mare è sviluppato in maniera certosina in ogni suo punto e controllare la nave è una pratica tanto immediata quanto profonda. Si potrà navigare a mezze vele, vele spiegate o fermarsi totalmente mentre l’attenzione alle secche e agli scogli dovrà essere massima. L’aria (marina) che si respira cala il giocatore nei panni di un vero marinaio, grazie soprattutto al comparto audio creato per l’occasione, dettaglio che approfondiremo più avanti.

Inoltre la longevità delle missioni in mezzo la mare vengono garantite grazie alla possibilità di sbloccare compiti aggiuntivi tramite la raccolta di speciali oggetti, denominati Gingilli di Kidd, i quali potranno essere scambiati con un personaggio del gioco in cambio dell’accesso in piccole avventure molto simili a quanto visto nelle Tombe di Nerone di Assassin’s Creed 2, trasformando il tutto in qualcosa di molto vicino allo stile di gioco visto Prince of Persia.

Dopo aver trovato il consenso con Ezio, torna la possibilità di acquisire nuovi adepti tra le file degli Assassini, ancora una volta pronti a partire per l’America in avventure sempre diverse oppure sfruttabili sul campo di battaglia, sfiorando semplicemente L1/LB. Gli alleati potranno portare un omicidio oppure fomentare una vera e propria rivoluzione in modo da distrarre le guardie nemiche.

Le fasi di caccia ed esplorazione meritano una citazione propria dato che ci troveremo di fronte a vere e proprie quest aggiuntive in cui il nostro alter ego virtuale si troverà a dover letteralmente indagare e cercare i vari indizi sparsi sul campo per portare a termine il compito. Capiterà di sedersi attorno al fuoco con stranieri e ascoltare racconti misteriosi, attivando così un obiettivo da raggiungere. Ad esempio siamo andati ad esplorare una zona in cui si narrava della presenza di uno Yeti che gozzovigliava con cibo rubato da case e possedimenti. Ovviamente è toccato a noi correre a curiosare alla ricerca della verità. Le fasi di caccia funzionano in maniera molto similare, anch’esse caratterizzate dalla possibilità di utilizzare le proprie doti di investigatore per trovare la propria preda. Nascosti tra cespugli o in cima a un albero sarà possibile scoccare frecce verso gli animali che desideriamo scuoiare, per poi utilizzare il tutto per baratti e compravendite. Capiterà spesso di dover lottare con lupi e linci, attivando dei veri e propri Quick Time Event, molto semplici da eseguire ma da non sottovalutare.

Vagando per le varie location, è raccogliere una serie di artefatti sotto forma di piume d’aquila e pagine di almanacchi, utili al raggiungimento di determinati obiettivi. I target non sono comunque limitati a oggetti o persone da uccidere ma anche da veri e propri sub-quest da portare a termine se si vuole raggiungere la sincronizzazione al 100%.

Anche Assassin’s Creed 3 vanta della possibilità di lanciarsi in rete e instaurare delle vere e proprie guerre tra amici e conoscenti virtuali. Quattro sono le modalità disponibili,le quali vanno dai classici Deatmatch e Capture the flag per poi finire in Domination, il tutto arricchito da una sessione in cooperativa chiamata Wolfpack.

Concedetemi un parere personale su Connor e lo spessore che ha il protagonista all’interno del gioco. Ricordo perfettamente la mia frase su Ezio ai tempi di Assassin’s Creed 2, nella quale affermavo che non possedeva certo la verve di Altair. Ezio con l’andar del tempo ha avuto la fortuna di poter essere amato grazie a due approfondimenti successivi. Connor non solo subisce lo scotto di dover essere paragonato a due mostri sacri come i precedenti eroi della serie ma   in molti frangenti pare essere un vero burattino nelle mani dei vari personaggi principali e la sensazione di non essere proprio dalla parte del giusto avvolge il giocatore fino alla fase finale. Al contempo è proprio Desmond a mostrare fasi davvero interessanti, seppur mancanti di ogni interfaccia grafica e quindi quasi obbligati a procedere a tentoni, e a confermare finalmente di essere il vero eroe della serie. Siamo comunque curiosi di venire a conoscenza delle intenzioni di Ubisoft e se Connor potrà vantare di episodi successivi, senza contare che la il periodo della Rivoluzione Francese è davvero molto vicino ai fatti narrati in Assassin’s Creed 3.

GRAFICA

Il comparto tecnico non delude le aspettative e propone un motion engine perfettamente in grado di proporre una serie di animazioni sempre fluide e convincenti senza mai scadere in movimenti o torsioni innaturali. Gli scenari e le ambientazioni esterne non sono certo ai livelli della beltà delle infrastrutture proposte a Firenze, Venezia e Roma, e non si potrà contare su campanili, chiese e palazzi da scalare ma dovremo accontentarci di costruzioni più ridotte, alberi secolari e pareti rocciose. Al contempo la sensazione di vita che alberga nelle città di Boston e New York risulta davvero ben ricreata, grazie soprattutto alle routine adibite ai movimenti della popolazione, sempre molto credibili.

I cicli notte e giorno, la neve che rende i movimenti più impacciati e molti altri aspetti fanno di Assassin’s Creed una vera gioia per gli occhi, seppur sia necessario chiudere un occhio su alcuni aspetti non proprio di prim’ordine. La mimica facciale e la gestione delle ombre tutt’altro che impeccabile sono solamente alcuni degli elementi che non convincono nell’avventura di Connor, ma i veri problemi vengono riscontrati una volta raggiunte le ambientazioni cittadine, dove le costruzioni e i cittadini appaiono dal nulla mentre si cammina per strada. Inoltre alcune texture legate a cespugli e flora di vario genere sembrano essere presi direttamente da titoli visti agli albori della next-gen. Uno scotto legato purtroppo ai limiti hardware ma che siamo pronti a perdonare grazie alla moltissima carne al fuoco.

I soundtrack e gli effetti audio sono ancora una volta perfettamente ricreati e soprattutto in grado di brillare di luce propria nelle fasi legate alle sessioni marine. Ottimo anche il doppiaggio in italiano.

Durante la fase di analisi abbiamo riscontrato una serie di bug effettivamente fastidiosi. Palle di cannone sospese in aria, compenetrazioni di sorta e veri e propri buchi audio sono solo alcuni esempi ma Ubisoft ha nel frattempo confermato di rilasciare una serie di correzioni sotto forma di DLC. Dettaglio che potrebbe far storcere il naso a molti utenti che giustamente pretendono di acquistare un gioco completamente finito e corretto.

COMMENTO FINALE

Assassin’s Creed 3 è indubbiamente uno dei titoli che merita di essere affrontato. La trama sempre convincente, una miriade di missioni aggiuntive da portare a termine e un comparto tecnico ottimo, seppur con qualche limite, sono le caratteristiche principali di un titolo che ha tutto il diritto di essere considerato uno dei migliori giochi dell’anno.

I limiti storici della serie vengono ancora una volta riportati in questo episodio non permettono ad Assassin’s Creed 3 di raggiungere la perfezione, seppur siamo sicuri che i fan della serie affronteranno tutto d’un fiato la storia del nuovo protagonista.

  • GAMEPLAY 9
  • GRAFICA 8,5
  • MODALITA’ DI GIOCO 9,5
  • MULTIPLAYER 8