Rincari 2014


Dalle lettere in posta al caffè delle macchinette, fino alla benzina, passando per i pedaggi e la Tares, con il nuovo anno è prevista una serie di rincari in svariati settori.

Lettere da 70 a 95 centesimi e raccomandate da 3,60 a 5,40 euro

Il costo per spedire una lettera può salire dagli attuali 70 centesimi sino a 95 centesimi entro il 2016. Per le raccomandate, invece, è possibile un aumento da 3,60 a 5,40 euro.
Il via libera a questi rincari è arrivato dall’Autorità per la garanzia nelle comunicazioni (Agcom), che ha specificato come l'eventuale aumento possa avvenire solo gradualmente e devono essere le Poste a deciderlo.
«Poste Italiane ha facoltà di incrementare il prezzo della posta prioritaria relativa alla prima fascia di peso (0-20 grammi), fino a 0,95 euro per invio, entro il 2016. La raccomandata fino a 5,40 euro per invio», ha stabilito l'Agcom.

Salgono del 6% i prezzi di caffè e snack alle macchinette

Rincari in vista per caffè, bibite e snack acquistati nei distributori automatici di uffici, scuole e ospedali.
Dal 1 gennaio, infatti, è possibile aumentare il prezzo di circa il 6%, adeguandolo all’aumento Iva dal 4 al 10%, anche per le macchinette collocate in edifici pubblici per i quali erano stati stipulati i contratti prima dell’aggravio fiscale. Lo ha annunciato la Confida-Confcommercio, commentando un emendamento alla legge di Stabilità.

Aumenti in vista per la benzina

Tira una brutta aria anche sul fronte dei carburanti.
Il Codacons ha lanciato l'allarme su possibili aumenti e nel frattempo ha chiesto al governo provvedimenti per evitare l’ondata di rincari proprio quando «gli automobilisti sono in movimento per le festività».
Ma benzina e gasolio hanno già fatto registrare forti aumenti nella seconda metà di dicembre, raggiungendo una media di 1,796 euro al litro la verde (con punte di 1,830 euro al litro) e 1,726 euro per il diesel.

La Tares può aumentare fino al 60%

La nuova versione della Tares, l'imposta locale sui rifiuti pagata dagli inquilini, potrebbe aumentare fino al 60% rispetto a quanto pagato nel 2012, secondo i calcoli di Confesercenti.
Inoltre c'è attesa per il nuovo calcolo sul consumo dell’acqua disposto dal Garante a partire da gennaio. Presto si potrà sapere se possa essere vantaggioso per il consumatore.

Rincari su trasporti e pedaggi locali

Aumenti anche a livello di tasse locali, a cominciare dai trasporti.
In Piemonte, per esempio, dal 15 dicembre sono arrivati rincari del 20% che hanno colpito soprattutto i pendolari. E dal 1 gennaio è previsto anche l'aumento del 12,91% del pedaggio delle Autovie venete.

Aumenti per cibo, riscaldamento e scuola

Adusbef e Federconsumatori hanno inoltre stimato altri rincari annui per le famiglie: alimentazione 327 euro; trasporti 81 euro; servizi bancari, mutui e bolli 61 euro; carburanti e accise 108 euro; derivati del petrolio, detersivi, plastiche 118 euro; assicurazione auto 53 euro; tariffe autostradali 57 euro; acqua 22 euro; riscaldamento 44 euro; addizionali territoriali 156 euro; scuola (mense-libri) 74 euro; tariffe professionali-artigianali 116 euro.
Buone notizie? Le tariffe per il gas sono previste invariate, mentre quelle della luce sono destinate a salire dello 0,7%, come stabilito dall'Autorità per l'energia.