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Conto alla rovescia per il via ufficiale dei saldi invernali, tradizionale appuntamento con lo shopping dopo le feste di Natale e fine anno. La corsa stando al calendario partirà il 2 gennaio per alcune regioni, per tutte le altre il 5. Un appuntamento cui le famiglie arriveranno però con le tasche vuote, falcidiate da tasse, Imu, rincari tariffarie ecc.

Budget dimezzato.
Il budget quest'anno, secondo i calcoli del Codacons, sarà di 224 euro per nucleo familiare, dimezzato rispetto a 4 anni fa quando nel salvadanaio c'erano invece 450 euro da destinare allo scopo. E anche se la spesa complessiva supererà i 2,1 miliardi, solo il 40% delle famiglie italiane potrà permettersi qualche acquisto. Ad eccezione di Campania, Basilicata e Sicilia che partono il giorno dopo Capodanno, in tutti gli altri capoluoghi di regione - Roma e Milano compresi - il via ufficiale scatta il 5 gennaio ma le aspettative sono basse.

Flop annunciato.
Le associazioni dei consumatori parlano di flop annunciato: sulla scia dei consumi natalizi in brusca frenata anche i saldi invernali faranno registrare una contrazione delle vendite (-15% a fronte di oltre il 20% dell'anno scorso), a dimostrazione che le famiglie, schiacciate da tasse, Imu, rate e bollette da pagare, non hanno più soldi da spendere.

Tam tam su internet.
Anche con l'obiettivo di intercettare per primi la debole capacità di spesa, molti commercianti hanno anticipato quest'anno il tam tam dello sconto strisciante, via sms, email e anteprime su Facebook. «Da molte settimane i clienti più affezionati ricevono mail, telefonate ed sms per sconti non ancora dichiarati in vetrina» afferma l'Adiconsum. Quando i consumatori meno fortunati faranno ingresso il 5 gennaio, la merce di maggior qualità avrà preso il volo da tempo dagli scaffali, con sconti anche del 50%. Colpa di una legge vetusta che va cambiata, dice il segretario generale Pietro Giordano chiedendo a Mister Prezzi un tavolo con le associazioni dei commercianti e dei consumatori, per una riforma dei saldi e delle vendite promozionali più al passo con in tempi, «capaci di realizzare risparmi reali per i consumatori e al contempo salvaguardare le aziende sane del settore».

In Europa.
Ma se i commercianti del Belpaese piangono per i consumi interni che non accennano a rianimarsi nemmeno a Natale, in Europa c'è chi la vede diversamente. I negozianti tedeschi ad esempio per gli acquisti del periodo natalizio prevedono un fatturato record di oltre 80 miliardi di euro, il 1,5% in più dello stesso periodo del 2011. «Ci aspettiamo che nei prossimi giorni di festa le vie commerciali siano piene» dice Stefan Hertel, portavoce dell'associazione di categoria Hde. E anche nella settimana prima di Natale le vendite sono state particolarmente positive.

Il calendario dei saldi.
Ecco il calendario dei saldi invernali 2013 regione per regione, stilato dalla Confesercenti. Vengono indicate la data di inizio, di fine o l'eventuale durata massima:

ABRUZZO - 5 gennaio - 5 marzo
BASILICATA - 2 gennaio - per 60 giorni
CALABRIA - 5 gennaio - 28 febbraio
CAMPANIA - 2 gennaio - 31 marzo
EMILIA R. - 5 gennaio - per 60 giorni
LAZIO - 5 gennaio - per sei settimane
LIGURIA - 5 gennaio - per 45 giorni
LOMBARDIA - 5 gennaio - per 60 giorni
MARCHE - 5 gennaio - 1 marzo
MOLISE - 5 gennaio - per 60 giorni
PIEMONTE - 5 gennaio - per 8 settimane
PUGLIA - 5 gennaio - 28 febbraio
TOSCANA - 5 gennaio - per 60 giorni
UMBRIA - 5 gennaio - per 60 giorni
VENETO - 5 gennaio - 28 febbraio
FRIULI V.G. - 5 gennaio - per 60 giorni
SARDEGNA - 5 gennaio - per 60 giorni
SICILIA - 2 gennaio - 15 marzo
VALLE AOSTA - 3 gennaio - 31 marzo
PROV.TRENTO - tutto l'anno per 60 giorni
PROV.BOLZANO - 5 gennaio - 16 febbraio.