Tajani presidente parlamento europeo 2017


Il Parlamento europeo vota per eleggere il successore del presidente uscente Martin Schulz. E se la sfida alla vigilia del voto era tra Antonio Tajani per i popolari e Gianni Pittella per i socialisti, i gruppi Ppe e Alde hanno siglato un accordo di cooperazione che di fatto spinge l’esponente forzista verso la presidenza dell’eurocamera. E anche il leader Efdd Nigel Farage ha espresso di fatto la sua preferenza per Tajani, definito “il candidato più pragmatico”.

Primo scrutinio– Tajani avanti con 274 voti. 683 i voti validi, per essere eletto avrebbe dovuto quindi raggiungere quota 342. Gianni Pittella ha avuto 183 voti, Stevens 77, Lambert 56, Forenza 50 e Rebega 43. Dopo il primo scrutinio nessuna candidatura è stata ritirata e nessuna aggiunta. Hanno votato 718 deputati, 35 le schede nulle. Tajani ha incrementato i propri consensi rispetto al perimetro del gruppo Ppe, che conta 217 membri. Pittella è invece leggermente al di sotto (nel gruppo S&D sono 189 i deputati). Hanno incrementato di pochissimo, mantenendo dunque il pieno sostegno dei loro gruppi, gli altri candidati, espressione di conservatori, verdi, sinistra unitaria, Europa delle nazioni.

Secondo scrutinio – Tajani ottiene 287 voti, 14 in più rispetto al primo scrutinio. Anche Pittella è in crescita (+17) e ora a quota 200. I voti espressi sono stati 725, di cui nulli 34; i voti validi sono stati 691; la maggioranza necessaria era quindi di 346 voti (50% più uno). Eleonora Forenza (Gue/Ngl) ha ottenuto 42 voti; Jean Lambert (Verdi) 51; Helga Stevens (Ecr) 66; Antonio Tajani (Ppe) 287; Gianni Pittella (S&D) 200; Laurentiu Rebega (Enf) 45.