Sampdoria 2012 2013 Delio Rossi nuovo allenatore al posto di Ferrara

Ribaltone? Macchè, di più: rivoluzione. La famiglia Garrone volta pagina, e ventiquattr’ore dopo il nono passo falso stagionale a Catania, con veleni e polemiche assortite, dice basta e cambia tutto: in panchina e dietro la scrivania. Fuori Ciro Ferrara, rimasto in sella appena sei mesi; al suo posto arriva Delio Rossi, che domani verrà presentato e poi guiderà il suo primo allenamento al “Mugnaini”. Oltre al tecnico, salta anche il direttore sportivo Pasquale Sensibile, che si è dimesso, ma in realtà era già stato di fatto silurato dopo l’ultimo vertice in sede del 21 novembre scorso. Gli subentra Carlo Osti.

i motivi — Diverse le motivazioni che hanno portato Edoardo Garrone, vicepresidente vicario blucerchiato ma di fatto plenipotenziario in società, e il padre Riccardo a prendere questa decisione. La proprietà si era accorta negli ultimi tempi che, sconfitte a parte, alla squadra servisse una guida diversa in panchina, garantendo quell’esperienza che evidentemente a loro giudizio Ferrara non possiede. L’ex c.t. dell’Under 21 era stato vicinissimo all’esonero già prima del derby, ma il successo contro un Genoa rassegnato era servito a ridargli fiducia. Anche nelle gare successive, tuttavia, pur avendo raccolto sette punti in tre partite, a parte il pari di Firenze non aveva mai convinto, neppure in occasione del successo casalingo con il Bologna. Di qui la necessità di cambiare, pur con la consapevolezza che Delio Rossi prenderà la guida della squadra prima di un trittico terribile, contro Lazio, Juventus e Milan. Ma la pausa natalizia servirà anche a dargli il tempo di capire il valore della rosa in vista del mercato di gennaio.

Diesse bocciato — Per Sensibile, invece, la storia è lunga. Ferrara, innanzitutto, era stata una sua scelta, dopo un addio burrascoso con Iachini e ripetuti, infruttuosi sondaggi per il nuovo allenatore. Il diesse aveva sbagliato la prima campagna-acquisti dell’estate 2011, costringendo la società a nuovi, pesanti investimenti a gennaio per inseguire e raggiungere la promozione al primo tentativo. Poco convincente anche l’ultimo mercato, con l’aggravante di molti (troppi) giocatori fuori rosa, e rimasti a libro-paga della società blucerchiata. L’arrivo di Sagramola nella dirigenza, l’estate scorsa, ne aveva di fatto ristretto i compiti, rendendo sempre più insicura la sua posizione.