Stadio più grande del mondo Iraq


Il record di stadio più grande del mondo potrebbe presto non appartenere più al "Rungrado May Day Stadium" sito a Pyongyang, nella Corea del Nord, bensì all'Iraq, Paese che solo in tempi recenti sembra aver trovato un po' di pace ed equilibrio dopo anni di dittatura e guerra. Lo raccontano diversi quotidiani inglesi, spiegando come dietro la costruzione di un impianto così mastodontico ci sarebbe Salman bin Abdul Aziz, Re dell'Arabia Saudita.

Il gesto farebbe parte di una serie di incontri sempre più distesi tra i due Paesi, divisi sin dai tempi dell'invasione irachena in Kuwait nel 1990 e che si sono recentemente riappacificati, al punto che è stata proprio l'Arabia Saudita a partecipare alla prima partita internazionale dell'Iraq giocata in suolo amico sin dai tempi della prima guerra del Golfo. Una gara importante per molti motivi, tra cui il fatto che la vittoria ha garantito agli iracheni la costruzione di quello che sarà lo stadio più grande del mondo.

Proprio così, l'impianto nascerà a causa di una scommessa persa: prima della partita, giocata a Bassora, Re Salman aveva promesso al Primo Ministro Hayder  Al-Abadi la creazione di un nuovissimo e gigantesco impianto calcistico in caso di sconfitta dei suoi, già qualificati ai prossimi Mondiali e chiaramente favoriti contro i padroni di casa.

Lo stadio più grande del mondo sorgerà in Iraq per via di una scommessa
Lo stadio più grande del mondo sorgerà in Iraq per via di una scommessa

Lo stadio più grande del mondo sorgerà in Iraq

Invece ecco la sorprendente vittoria irachena, arrivata grazie a un autogol di Al Yami e alle reti degli esordienti attaccanti Emad Mohsin e Mohanad Ali Kadhim: quest'ultimo, appena 17 anni e soprannominato "il Torres d'Iraq" - pare interessi ad alcuni club tedeschi - è stato capace di realizzare addirittura una doppietta, che ha esaltato gli oltre 60mila presenti al "Bassora Sports City Stadium", attualmente il più grande stadio del Paese.

Ecco che presto questo verrà "doppiato" dal nuovo e avveniristico impianto finanziato da Re Salman, che inizialmente aveva promesso in caso di vittoria irachena la costruzione di uno stadio da "appena" 100mila posti, capienza da lui stesso aumentata fino 135mila posti: a lavori ultimati questo impianto, simbolo della ritrovata pace tra due Paesi a lungo divisi, sarà così lo stadio più grande del mondo.

A svelare i retroscena dietro questa curiosa e importante iniziativa è stato il Primo Ministro iracheno Hayder Al-Abadi poco dopo il fischio finale della partita, giocata lo scorso 28 febbraio.

Ho ricevuto una telefonata dal Re dell'Arabia Saudita Salman bin Abdul Aziz. Ha reso omaggio alla vittoria dell'Iraq ed espresso il suo impegno per espandere le relazioni positive tra i nostri due Paesi a diversi livelli. Ha anche offerto aiuto per la costruzione di uno stadio in Iraq che ospiterà 100mila persone. Abbiamo accolto con favore l'iniziativa, proponendola al Consiglio dei Ministri.

Ad ulteriore riprova dei rapporti sempre più stretti tra Iraq e Arabia Saudita anche il fatto che quest'ultima, dopo aver giocato in territorio iracheno con una speciale deroga per convincere la FIFA di come questo sia ormai sicuro per il calcio internazionale, si è offerta di ospitare i prossimi impegni casalinghi degli iracheni. In attesa che il massimo organo calcistico internazionale conceda il via libera, che permetterà ai "Leoni di Babilonia" di tornare a disputare sul proprio suolo, questi potranno dunque contare sui campi sauditi.