Festa di San Giuseppe Salemi 2018


Festa di San Giuseppe a Salemi (TP), 15 - 25 marzo 2018. Appuntamenti della tradizione ma anche degustazioni, mostre, musica e incontri. Il secolare rito religioso de Le Cene di San Giuseppe. Mostre ed Esposizioni enogastronomiche, visite guidate al patrimonio artistico della Città. Le visite alla Cene ed Altari saranno possibili fino al 25 marzo.
 
La festa delle Cene di San Giuseppe si celebra il 19 marzo e dura una settimana. Durante i preparativi per la festa, Salemi è interessata da tanti estemporanei piccoli cantieri che vengono costruiti con strutture lignee, gli altari, riccamente decoraticon arance, limoni, ramoscelli d’alloro e soprattutto con dei caratteristici pani che vengono lavorati dalle donne del luogo in modo da risultare delle vere e proprie opere d’arte. 

Programma 2018 Cene di San Giuseppe di Salemi

Giovedì 15 marzo
Dalle ore 9,30
Apertura e visita libera alle Cene e agli Altari
Dalle ore 10,00 - Chiostro S. Agostino
Apertura Mercatini di Primavera tra i saperi artigiani e i sapori dei produttori

Venerdì 16 marzo
Dalle ore 9,30
Apertura e visita libera alle Cene e agli Altari
Dalle ore 10,00 - Chiostro S. Agostino
Apertura Mercatini di Primavera tra i saperi artigiani e i sapori dei produttori
Ore 16,00
Murales per San Giuseppe, a cura dell'Ass. Peppin Impastato di Salemi
Ore 18,00 - Chiesa S. Agostino
Inaugurazione Mostra fotografica "Terremoto anno zero" tra delusione e speranza Salemi a cinquant'anni dal sisma del Terremoto del '68
Ufficio Turistico - Piazza Libertà
La nostra Chiesa Madre ieri

Sabato 17 marzo
Dalle ore 9,30
Apertura e visita libera alle Cene e agli Altari
Dalle ore 10,00 - Chiostro S. Agostino
Apertura Mercatini di Primavera tra i saperi artigiani e i sapori dei produttori
Dalle ore 10,00 - Piazza Dittatura
Degustazioni: La pasta con la mollica e le 101 pietanze di San Giuseppe, a cura dei Ristoratori Aliciensi
Ore 17,15
Inaugurazione mostre
Castello Normanno Svevo - "In nome del Pane. Tempi del lavoro e ritmo della festa", a cura di Ignazio Buttitta
Palazzo dei Musei - "Ritualità, tradizione e contemporaneità del Pane" IV edizione, con Alterazione Video a cura di Giuseppe Maiorana
Dalle ore 18,15 - Piazza Dittatura
Gruppo Folkloristico Sicilia Bedda

Domenica 18 marzo
Dalle ore 9,00 - Piazza Libertà
2° Raduno dei Pani MTB Salemi, a cura dell'A.S.D. MTB Salemi
Dalle ore 10,00 - Chiostro S. Agostino
Apertura Mercatini di Primavera tra i saperi artigiani e i sapori dei produttori
Ore 10,00 - Piazza S. Francesco di Paola
Percorso della memoria: viaggio attarverso Salemi che fu, a cura di Cirsei e con Gruppo Archeologico Xaipe. Circolo Legambiente "Valle del Belice" e Ass. Spazio Libero Onlus
Dalle ore 10,00 - Piazza Dittatura
Degustazioni: La pasta con la mollica e le 101 pietanze di San Giuseppe, a cura dei Ristoratori Aliciensi
Ore 10,30 - Centro storico
Zagara 'n Ciuri
Ore 12,00 - Chiesa S. Bartolomeo P.zza Lampiasi
Pranzo dei Santi, a cura dell'Amm. comunale e cn Ass. Cult. Pusillesi
Ore 12,00 - Chiesa Maria SS. Confusione Cappuccini
Pranzo dei Santi, a cura della Parrocchia Maria SS. della Confusione
Ore 12,00 - Piazza Alicia Ex Cappella dell'Immacolata
Pranzo dei Santi, a cura della Parrocchia Chiesa Madre e A.M.A. Salemi
Ore 17,00 - Piazza Dittatura
Salemitani nel Mondo - San Giuseppe a Toronto - Canada, collegamento via Skype con l'ATEM di Toronto
Ore 17,00 - Centro storico
Sud Street Band
Ore 17,30 - Piazza Lampiasi
Il Vangelo secondo Giuseppe, di e con Giacomo Guarneri. Prod. Ass. La pentola nera

Lunedì 19 marzo
Dalle ore 10,00 - Chiostro S. Agostino
Apertura Mercatini di Primavera tra i saperi artigiani e i sapori dei produttori
Dalle ore 10,00 - Piazza Dittatura
Degustazioni: La pasta con la mollica e le 101 pietanze di San Giuseppe, a cura dei Ristoratori Aliciensi
Ore 11,00 - Centro storico
Banda Musicale V. Bellini Città di Salemi
Ore 12,00 - Palazzo Comunale Piazza Dittatura
Pranzo dei Santi, a cura dell'Amm. Comunale e con Ass. Nuova Sicilia Bedda
Ore 12,00 - Via Nuova
Pranzo dei Santi, a cura della Famiglia Biondo
Ore 17,00 - Centro storico
Zagara 'n Ciuri
Ore 17,30 - Piazza Lampiasi
Il Vangelo secondo Giuseppe, di e con Giacomo Guarneri. Prod. Ass. La pentola nera
Ore 18,30 - Piazza Dittatura
Lassatili Abballari in concerto

Domenica 25 marzo
Dalle ore 9,30
Apertura e visita libera alle Cene e agli Altari
Dalle ore 10,00 - Chiostro S. Agostino
Apertura Mercatini di Primavera tra i saperi artigiani e i sapori dei produttori
Ore 11,00 - Centro storico
Banda Musicale V. Bellini Città di Salemi
Ore 17,00 - Centro storico
Sud Street Band
Ore 18,00 - Piazza Dittatura
Gruppo Folkloristico Sicilia Bedda

CENE E ALTARI
Palazzo Comunale/Piazza Dittatura, a cura dell'Amm. Comunale e con Ass. Nuova Sicilia Bedda
Chiesa S. Bartolomeo/P.zza Lampiasi, a cura dell'Amm. comunale e cn Ass. Cult. Pusillesi
Via E. Fermi, a cura dell'Ass. AGA
Piazza Libertà - Sede Pro Loco, a cura dell'Ass. Pro Loco Salemi
Piazza Alicia/Ex Cappella dell'Immacolata Concezione, a cura della Parrocchia Chiesa Madre e A.M.A. Salemi
Piazza Cappuccini/Chiesa Maria SS. Confusione, a cura della Parrocchia Maria SS. della Confusione
Contrada Bagnitelli 889/adiacente al ristorante Valentino, a cura dell'Ass. Orchidea
Via Monaci/ex ristorante Taverna dei Monaci, a cura della Famiglia Biondo
Via Cusenza/Museo del Pane rituale,  a cura di Gaspare Cammarata

Le visite agli altari saranno possibili sino al 25 marzo

LABORATORI
Dal 15 al 25 marzo
Educational e Accompagnamento tra la simbologia dei Pani, a cura dell'Ass. Pro Loco Salemi (su prenotazione)
Laboratorio dei Saperi e dei Sapori (per le scuole primarie di primo e secondo grado), a cura dell'Ass. Creative Lab (su prenotazione)



Arte, laboratori, percorsi storici e narrativi, artigianato e musica, ma soprattutto i tradizionali altari di pane. Tutto questo sarà la Festa di San Giuseppe a Salemi, dal 15 al 25 marzo. Fulcro delle iniziative il centro storico della cittadina trapanese, inserita nel club dei Borghi più belli d’Italia, che vede al suo interno anche il Palazzo dei Musei nell’ex Collegio dei Gesuiti. Saranno complessivamente nove le tradizionali ‘Cene’, realizzate con gli artistici pani lavorati a mano, visitabili da turisti e appassionati di storia che decideranno di recarsi a Salemi nei dieci giorni dedicati alla festa di San Giuseppe.
“Siamo davanti a un evento che si è guadagnato sul campo un posto di primo piano nel panorama delle iniziative di maggiore richiamo in Sicilia – afferma il sindaco di Salemi, Domenico Venuti -. Anche quest’anno, come in passato, abbiamo investito con convinzione nella festa che è il simbolo di Salemi e che richiama nel nostro borgo tanti visitatori, molti dei quali negli anni successivi ritornano con piacere a visitare la nostra città. Un successo che ci inorgoglisce e che ci spinge ogni anno a migliorare l’organizzazione, grazie anche alle associazioni che collaborano con grande forza di volontà”. Nei giorni della Festa di San Giuseppe il polo museale di Salemi – con il Museo della mafia e le altre sezioni dedicate all’archeologia, all’arte sacra e al Risorgimento – sarà aperto dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 14 e dalle 16 alle 20, mentre nelle giornate di sabato e domenica osserverà l’apertura continuata dalle 10 alle 20. Per il 17, 18 e 19 marzo, giorni clou della Festa di San Giuseppe, è stato istituito un servizio di bus-navetta da piazza Vittime di Nassiriya a piazza Libertà.
L’Amministrazione di Salemi ha curato le Cene di piazza Dittatura, all’interno del Palazzo del Comune, e di piazza Lampiasi, dentro la chiesa di San Bartolomeo. Altre Cene e altari sono previsti in piazza Libertà, nella sede della Pro Loco, piazza Alicia, largo Cappuccini, contrada Bagnitelli, via Monaci e via Cosenza. Il cartellone degli eventi collaterali, messo a punto dal Comune, prevede un percorso ideale tra la storia, il gusto e la tradizione che si snoderà soprattutto nel centro storico. Tra gli eventi previsti anche l’inaugurazione il 17 marzo della mostra ‘Ritualità, tradizione e contemporaneità del pane’, curata da Giuseppe Maiorana, che ospiterà una installazione del noto collettivo artistico ‘Alterazioni Video’. La mostra, che rimarrà aperta fino all’8 aprile, è stata realizzata in collaborazione con il Polo museale regionale d’arte moderna e contemporanea di Palazzo Riso, a Palermo. Non mancherà la musica, con le colonne sonore della ‘Sud Street Band’ e del gruppo folkloristico ‘Sicilia Bedda’, e i ‘Lassatiliabballari’. Il 18 e 19 marzo si potrà assistere all’inedito spettacolo di narrazione “Il vangelo secondo Giuseppe”, di e con l’attore Giacomo Guarneri, prodotto dall’associazione ‘La Pentola nera’.
“La Festa di San Giuseppe è il nostro fiore all’occhiello – sottolinea l’assessore comunale al Turismo, Vito Scalisi – ed è per questo che il Comune ha curato tutte le iniziative nei minimi dettagli. Vogliamo mostrare ai turisti le bellezze della nostra città, con un tuffo nella tradizione dei pani ma anche nell’arte e nella cultura rappresentate dai nostri musei e dai nostri monumenti”. La Festa di San Giuseppe darà spazio anche all’imprenditoria e artigianato locale: all’interno del chiostro di Sant’Agostino, infatti, si terranno i mercatini di primavera, con i prodotti degli imprenditori e artigiani della zona, mentre il 18 e il 19 marzo la Festa entrerà nel vivo con il tradizionale pranzo dei santi nelle Cene. In questi due giorni, in piazza Dittatura, l’associazione Ristoratori Aliciensi organizzerà anche la degustazione dal titolo ‘La pasta con la mollica e le 101 pietanze di San Giuseppe’. Domenica 18 marzo, infine, Salemi sarà meta degli appassionati di mountain bike con il ‘Raduno dei pani’, giunto quest’anno alla seconda edizione.
 
pani si presentano nelle più svariate forme. I principali simboli rappresentati sono quelli della tradizione cristiana, come il pesce, o i simboli della pentecoste, cioè la scala, la tenaglia o i tre chiodi. Oltre a questi, di chiaro riferimento religioso, le altre forme rappresentate fanno riferimento alla natura....Il devoto che organizza la cena deve allestire un pranzo di 101 pietanze, per lo più a base di cereali, verdure, frutta, pesci e dolci in grande varietà. Dopo la celebrazione del rituale della benedizione dell' altare e dei pani, il cibo è offerto ai bambini, che rappresentano la "Sacra Famiglia", e ai visitatori che hanno assistito alla "mangiata di li santi".

Il 19 marzo è la giornata più importante dei festeggiamenti di San Giuseppe. In mattinata Santa messa in Piazza Dittatura, a mezzogiorno «L’invito dei Santi» nella Chiesa di San Giuseppe, sempre nel centro storico, durante il quale è possibile degustare numerose pietanze tipiche. Nella «Cena» della Chiesa di San Giuseppe è possibile inoltre assistere alla tradizionale recita delle «Parti di San Giuseppe», cantilene e preghiere, litanie o canti, antiche «laudi» popolari in dialetto, tramandate oralmente da padre in figlio, che vengono recitate dai devoti, davanti agli altari, al Santo. Questi monologhi a soggetto sacro, in rima baciata o alternata, diventano vere suppliche di fedeli che, con passione devota e fede profonda, inneggiano alla vita del "Patriarca" ed esaltano la ricchezza della cena a gloria dell’Altissimo. Ogni composizione in versi, con l’incisività del dialetto e con la ritmata cadenza, esprime la forza dei sentimenti della gente isolana semplice e spontanea. Il cantastorie, fiero depositario della parola «antica», viene ricompensato con un bicchiere di buon vino e porta con sé «un signaleddu di la cena», offerto dal padrone di casa.
 
Gli Altari, incantevoli nella loro bellezza, costituiscono uno dei grandi tesori artigianali della Sicilia. Queste mense, riccamente imbandite e decorate con i pani squisitamente modellati in forme diverse, vengno allestite su una struttura in legno o in ferro con colonnine portanti, fatte di canne intrecciate, che convergono in alto formando un tetto a cupola; l’architrave e il fregio frontale completano l’impalcatura, che viene interamente ricoperta daramoscelli di alloro e di “murtidda” odorosa (bosso), elementi ornamentali che hanno un significato propiziatorio. Ultimata la struttura, vi si appendono a decorazione piccoli pani artisticamente lavorati, secondo un ordine ben definito, e arance e limoni appena colti.

Al centro, addossato a una parete interamente rivestita con un drappo bianco, si prepara un piccolo altare con cinque ripiani degradanti, tutti ricoperti di candidi lini ricamati, e si appende in alto un quadro raffigurante la Sacra Famiglia. Ai lati si dispongono delle mensole con bianche tovaglie ricamate su cui si poggeranno oggetti simbolici di significato costante e di facile lettura: caraffe di vino, vasi di fiori, garofani e “balacu” (violaciocche), frutta, fette di rossa anguria di gesso, lumini, candelabri, vasi con pesciolini rossi, arance e limoni alternati al pane. Ai piedi dell’altare si stende un tappeto dove vengono posati un agnello di pane, di gesso o di cartapesta, in riferimento al sacrificio di Cristo, un’anfora con acqua e un bianco asciugamano, disposto a forma di “M”, per ricordare la purificazione, dei piatti con germogli di frumento, che inneggiano alla terra, tutti simboli presenti nei sepolcri pasquali.

Le “cene” non sarebbero complete se mancassero ai piedi delle colonne portanti dei mazzi di finocchi verdi, segno di abbondanza. Il “pane dei santi”, viene appoggiato sull’altare, mentre migliaia di piccoli “pani da mensa”, legati ad asticelle di canna con filo di cotone, sono appesi tra il verde scuro della cappella, secondo un ordine vincolato anche a regole di simmetria. Nel centro del tempio viene sistemato il piccolo tavolo per il pranzo dei “santi”, imbandito con pane, arance, una bottiglia di vino e fiori. Un ramo di alloro intrecciato all’angolo della via o alla porta spalancata della casa, richiama i visitatori devoti, che si susseguono in fitto pellegrinaggio fino a tarda sera per ammirare l’incantevole altare e propiziarsi