Elezioni politiche 2013, quando e come si vota il nuovo Governo

Alle elezioni politiche 2013 per votare per la Camera dei Deputati e per il Senato, l’elettore deve tracciare un solo segno sul simbolo della lista prescelta. Non è possibile esprimere un voto di preferenza, infatti la lista dei candidati (i nominativi) è bloccata: i nomi sono presentati e depositati in un ordine prestabilito. Nel caso di liste che formano una coalizione, il segno va posto soltanto sul contrassegno della lista che si vuole votare. In Valle d’Aosta per la Camera e in Trentino Alto Adige sia per la Camera che per il Senato, bisogna votare tracciando un segno sul contrassegno del candidato.

Possono votare per la Camera coloro che hanno compiuto il diciottesimo anno di età, mentre per votare per il Senato bisogna aver compiuto 25 anni. Ai sensi dell’articolo 1 del dl numero 1/2006 e sue conversioni, trovano applicazione le disposizioni sul voto domiciliare: possono essere ammessi al voto domiciliare gli elettori che sono affetti da gravi infermità e che si trovano ad essere dipendenti da apparecchiature elettromedicali.

Le elezioni politiche 2013 si svolgeranno il 24 e il 25 febbraio, secondo quanto ha indicato il ministro Cancellieri e secondo quanto ha preso atto il Capo dello Stato. Si può votare dalle 8 alle 22 della domenica e dalle 7 alle 15 del lunedì. Inizialmente erano arrivate diverse indicazioni sulla data del voto. Per esempio Silvio Berlusconi a questo proposito aveva colto l’occasione intervenendo a Porta a Porta per ribadire la necessità di votare il 24 febbraio o il 3 marzo. Viceversa il Governo Monti puntava proprio ad un election day, accorpando elezioni politiche, regionali ed amministrative. Nello stesso giorno si voterà per le regionali in Lombardia, Molise e Lazio.

Il PdL aveva chiesto come data possibile quella del 3 marzo, per garantire la regolarità del voto degli Italiani all’estero. Tuttavia poi anche il partito di Angelino Alfano si è orientato per il 24 febbraio.

Infatti dal Quirinale è arrivata la comunicazione ufficiale: “Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha preso atto delle valutazioni sottoposte oggi alla sua attenzione dal ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri circa la complessità e delicatezza degli adempimenti tecnici connessi al voto degli italiani all’estero, che inducono a ritenere la data del 24 febbraio per lo svolgimento delle prossime elezioni politiche più idonea per agevolare il compimento di tutti gli adempimenti necessari“.

Gli elettori residenti all’estero o anche quelli che vi sono temporaneamente per motivi di servizio o per missioni internazionali possono votare per corrispondenza oppure si può votare in Italia presso il proprio Comune, avendo comunicato per iscritto questa scelta entro il 3 gennaio scorso, secondo i termini di legge.

La legge comunque non prevede rimborsi per le spese di viaggio sostenute, ma soltanto delle agevolazioni per le tariffe all’interno del territorio del nostro Paese.

Il 24 e il 25 febbraio si voterà per il rinnovo dei due rami del Parlamento italiano, Camera dei Deputati e Senato. Le elezioni si svolgeranno quattro mesi prima che si concludesse in maniera naturale la legislatura. La legge elettorale che si prende in considerazione è quella elaborata nel 2005.

Come stabilito da un apposito decreto del Presidente della Repubblica, rimane in vigore la legge sulla par condicio, che vale dalla data di convocazione dei comici elettorali fino alla data di chiusura delle campagne elettorali.