Sabato 1 Dicembre 2012 Giornata mondiale contro l'Aids storia iniziative

Il 1 Dicembre 2012, si svolgerà la Giornata Mondiale di Lotta contro l'Aids, anche quest'anno lo slogan della campagna è: 'Getting to Zero - Arrivare a Zero: zero nuove infezioni, zero discriminazioni e zero morti Aids correlate'. La ricorrenza è nata durante il Summit Mondiale dei Ministri della Sanità sui programmi per la prevenzione dell'AIDS del 1988, quando tutti i delegati presenti decisero di indire una giornata dedicata ad accrescere la coscienza della popolazione mondiale sui problemi legati alla diffusione del virus HIV. Si decise quindi di scegliere il 1° Dicembre in quanto il primo caso di Aids fu diagnosticato proprio il 1º Dicembre 1981. Lo slogan 'Getting to Zero' riguarda tutti e richiede a ogni nazione un impegno convincente dentro e fuori i propri confini, per la prevenzione e la cura di questa malattia, e per la difesa dei diritti civili, compresi il diritto alla salute per tutti e alla non discriminazione per le persone sieropositive. La Giornata quindi non deve essere solo un momento di commemorazione, ma deve servire a garantire un futuro migliore a tutte quelle popolazioni, soprattutto del sud del mondo e dei paesi in via di sviluppo, dove ancora oggi i morti per HIV sono milioni.

In occasione della Giornata mondiale contro l’Aids, a livello nazionale, molte strutture ospedaliere, farmacie  e associazioni forniranno gratuitamente materiale informativo, profilattici e negli ospedali sarà possibile effettuare il test per l’HIV.

Lo slogan Getting to Zeroriguarda tutti e richiede a ogni nazione un impegno convincente dentro e fuori i propri confini, per prevenzione, cura, sostegno. E per la difesa dei diritti civili, compresi il diritto alla salute per tutti e alla non discriminazione per le persone sieropositive. La Giornata internazionale di lotta contro l'Aids non è solo commemorazione: è capacità di guardare al futuro. Negli Usasi sono dati uno slogan ulteriore, più specifico: Working Together for an AIDS-Free Generation (lavorare insieme per una generazione libera da Hiv/Aids).

Zero nuove infezioni

Una notizia importante per l'Italia è che quest'anno, finalmente, per la prima volta forse avremo dati certi, reali, e non solo stime, sull'andamento dell'epidemia nel nostro paese. Pare infatti che sia stato completato il sistema nazionale di sorveglianza sulle nuove infezioni da Hiv, finora rimasto parziale. Se fino ad oggi la stima dell'Istituto superiore di Sanità è stata di circa 4000 infezioni per ogni anno, ora sapremo se questo dato corrisponde alla realtà. Sapremo anche se davvero la Lombardia, come si sospetta da sempre, è davvero la regione più colpita. Ci aspettiamo di avere dati più precisi anche sulle popolazioni più colpite, sulle modalità di trasmissione, sulla percentuale di coloro i quali scoprono di avere l'Hiv solo quando ricevono una diagnosi di Aids.

Zero discriminazioni

Anche quest'anno non sono mancate le segnalazioni su discriminazioni che colpiscono in uno dei luoghi più importanti per la vita delle persone: il mondo del lavoro. Abbiamo denunciato pubblicamente l'episodio più grave: l'inserimento in tutti, ma proprio tutti, i bandi del ministero della Difesa della richiesta di un test Hiv negativo. Non esistono motivi reali per l'esclusione per le persone che vivono con l'Hiv da qualsiasi mansione (anche civile, visto che esiste un bando con veto anche per il concorso per volontario in ferma annuale, passaggio oggi obbligato per chi voglia entrare in polizia o nei vigili del fuoco). Esistono invece leggi, nazionali e internazionali, che affermano che tale esclusione non ha fondamento e non è possibile, e che andrebbero rispettate.

Zero morti Aids correlate

L'Hiv è ricomparso tra gli obiettivi di piano, nella proposta di riparto fondi sanitari del 2012, dopo anni di assenza dall'agenda del ministero della Salute. Di ciò va dato non poco merito alle associazioni che per anni l'hanno rivendicato, nella Consulta nazionale Aids e attraverso il Forum della società civile su Hiv/Aids, costituito nel 2011 durante la Conferenza internazionale sull'Aids di Roma. E' un timido passo avanti, ma anche un'occasione sprecata, dato che la linea progettuale individuata dal ministero riguarda la sola diagnosi di infezione da Hiv. Nulla va alla prevenzione. Per quanto la diagnosi precoce sia importante per le persone con Hiv, la priorità resta infatti evitare nuove infezioni. Per la salute delle persone e anche delle casse statali, dati i costi delle terapie. Molto più alti dei costi dei preservativi, maschili e femminili, che questo Paese si ostina a non rendere adeguatamente disponibili, soprattutto per le nuove generazioni, sebbene oltre l'80 per cento delle nuove infezioni sia dovuto a trasmissione sessuale.